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I Concerti del Martedì


 I 37 concerti, aperti al pubblico e gratuiti, che ogni martedì troverete nella splendida Sala delle Feste di Casa Raphael hanno una lunga tradizione!

"Il 12 agosto 1906 venne inaugurato il Salone dei Festeggiamenti, perla del nuovo Palace Hotel. detto anche Park Hotel. L'inaugurazione di quest'opera fu un avvenimento di grosso richiamo per tutta Roncegno, e dagli alberghi e dalle ville vi accorsero in molti. Si calcolò che alla festa sontuosa avessero partecipato 400 persone, accorse anche da Levico e da Borgo, e molte di loro dovettero, a festa finita, lasciare Roncegno o dormire su qualche poltrona [...]

[....] La tanto attesa serata (alle 20.00 il piazzale brulicava già di gente impaziente) iniziò alle 21.00 con un prologo di musica operistica. proseguì con le spassose parodie di grandi attrici italiane eseguite dalla scrittrice Germana Ferruggia conduttrice della serata e si concluse con il concerto di un'applaudita orchestra. Fiumi di champagne corsero a propiziare la buona sorte sull'avvenire dell'industria balneare.

[...] Il Salone si presentò alla cerimonia di inaugurazione finemente ornato. Era tappezzato di arazzi eseguiti dalla famosa ditta veneziana Jesurum su disegno tolto da un arazzo del cinquecento, dovuto alla squisita sensibilità della nobildonna veneziana Elsa Abrizzi, devota ospite dei Waiz. Sopra gli alti finestroni correvano i grandi dipinti del fregio, opera di Ardengo Soffici e Serge Jastrebzoff, che cingevano il salone in una fascia preziosa, dando risalto all'effetto sobrio delle pareti tappezzate in damasco in tinta verde e oro.

[...] Dal soffitto a cassettoni, con pitture di color giallo e azzurro a fregi bianchi, pendevano cinque lampadari di vetro di Murano la cui luce si effondeva nel vasto ambiente, mentre ottantuno rosoni di cristallo dorato sprigionavano luminosità sapienti e carezzevoli destinate a prender viva l'arte che aveva presieduto all'insieme, specialmente alla parte superiore della sala."

(Tratto da "Roncegno: lo stabilimento balneare nella vita della borgata: 1856-1945" del prof. Vitaliano Modena)