Magazine

Alimentazione e Antroposofia


L’alimento è così al contempo essere organico e spirituale del nostro mondo.

"L’alimentazione è come il modo di parlare, di incedere nella vita, di relazionarsi con gli altri, una questione molto personale e individualizzata.

Questo è in gran parte legato al fatto che l’uomo attraverso il cibo entra in contatto con la vita dell’intera terra. 

Non solo della terra che fornisce il suolo fertile a cui si embricano le radici ma anche del cosmo che con le forze del sole, della luna e degli altri pianeti permette fotosintesi e crescita del vivente. 

Seguire rigorosamente una dieta, che a volte può essere necessaria per motivi di salute, comporta inevitabilmente un senso di frustrazione e di mortificazione che influisce negativamente sulla personalità. La persona “in dieta” viene a patire di antisocialità, la convivialità viene negata. D’altro canto è nocivo mangiare qualsiasi tipo di cibo in modo sregolato e mal combinato perché in questo modo l’alimentazione diventa fonte di disturbi e di malattia.

La difficoltà e il rifiuto all’alimentarsi come tragicamente avviene nell’anoressia porta alla disincarnazione, nega la vita di quella corporeità e individualità sulla terra. Alla polarità del rifiuto del cibo si contrappone chi fa del cibo stesso, tramite uno smodato eccesso alimentare, uno strumento di malessere quotidiano, di intorpidimento animico, di gravi disturbi fisici. 

D’altro canto il dimagrimento imposto e forzato di una persona obesa porta quasi sempre a uno scompenso psichico perché un certo “spessore” corporeo “protegge” l’individualità dagli accadimenti e influssi del mondo esterno.

A parte i casi di persone con particolari patologie costrette a rinunciare a determinati alimenti ognuno di noi cerca per gusto personale, tradizione, necessità fisiche e spirituali di trovare un modo “per lui sano” di mangiare. 

La cucina che ci accompagna dovrebbe cambiare con noi, con la nostra vita, evolvere in un cammino non punitivo ma di risveglio e piacere dei sensi e al tempo stesso di coscienza e rispetto della vita del pianeta e nostra." Dr. Vincenzo Bertozzi